giovedì 31 gennaio 2013

piccole novità.

Il vuoto.
Cos'è il vuoto...?

Sono passate ben 4 settimane dall'ultima volta che mi sono ficcata le dita in gola, e ve lo confesso, per me è stato un traguardo enorme. Ma stasera ci sono ricaduta. Ci sono ricadurta dopo aver mangiato 100g di gelato al cioccolato, 2 cornetti algida e 250g di pandoro.
Calorie? In tutto il giorno 2500.
Ora lo so, non è un cazzo questo, perchè le abbuffate che di solito faccio una volta a a settimana sono imparagonabili a questa, eppure sono 4 settimane che mi riesco a perdonare anche se mi ingozzo fino a sentirmi sfinita.
Stasera no.
Ma quello che più mi ha distrutta è stato provarci e non riuscirci, scoprire che il mio stomaco ha già assimilato tutto -perchè non vomitando più il mio metabolismo è diventato incredibilmente veloce-, e che io non avevo nessuna voglia di abbuffarmi veramente.
E' stato solo un fottutissimo attimo di vuoto, e io come una cogliona ho ceduto.
Ma io non mi arrendo così, mi spiace.
Fra un attimo mi fiondo a farmi mezz'ora di step.

 
Le mie ultime giornate sono scorse parecchio serene, se non fosse che ieri mi hanno bocciata per la seconda volta all'esame di guida e mi è crollato il mondo addosso pensando che era da maggio che mi facevo il culo per passarlo, prendere la patente, sentirmi soddisfatta di me.
Anche a scuola, va una merda.
L'unica cosa che nella mia vita va bene sono: il lato sentimentale (per modo di dire), le amicizie, il rapporto con i miei.

Il mio rapporto con C. (quell'uomo che ho conosciuto 3 mesi fa, e con è già un mese che mi frequento) sembra crescere sempre di più anche se all'inizio ci eravamo ripromessi di non coinvolgere sentimenti, perchè ieri mi ha portata a casa sua quando la moglie non c'era e abbiamo dormito insieme abbracciati, poi abbiamo parlato per due ore di fila. Non so cosa pensare, non lo so. Non ce la farei mai a rinunciare a lui in questo momento anche se sono consapevole che questa storia non andrà da nessuna parte, ma HO BISOGNO della sua presenza su cui poter contare. Se ieri mattina non ci fosse stato lui a consolarmi, venirmi a prendermi, starmi vicino e parlare non so cos'avrei fatto.

E poi le mie amiche. Non le vedo molto, ma il fine settimana ci vediamo sempre ed è una delle poche cose che mi riescono a dare qualche certezza, sapere di poter contare su di loro.

Però ci sono momenti in cui mi avvolge solo il vuoto, l'apatia, l'indifferenza verso tutto, o piango senza motivo, e voglio stare sola.
Come stasera. Credo che riuscirò a dormire solo alle prime luci dell'alba.

Riuscirò mai a tornare a provare emozioni come una persona normale...?

giovedì 24 gennaio 2013

come in una bolla senza ossigeno.

Vi siete mai sentite così vuote, da ritrovarvi a scoppiare in lacrime per una cazzata, un fraintendimento, o semplicemente dei pensieri pur di provare qualcosa dopo settimane di vuoto assoluto e apatia?
Queste lacrime che ho appena versato per me sono un miracolo, ve lo giuro.
So che vi chiederete dove sono finita.
Ma non so nemmeno io dove sono finita nè dove sono.
La realtà è che come sempre mi ritrovo allo stesso punto di partenza senza sapere come ci sono arrivata.


Io non so cosa mi sta succedendo in questi giorni.
Sto piangendo, è come se la mia vita fosse vuota ma come se questo vuoto fosse solo nella mia mente mentre in realtà io dentro qualcosa provo. E' che non riesco a razionalizzare e capire COSA.
E' come se vivessi in un perenne stato di trance mentale, dentro a una bolla priva di suoni, colori, emozioni, calore umano.
Come se mi nutrissi solo di vuoto e indifferenza, credendo di essere al sicuro.
Invece sono più vulnerabile che mai.

Cosa sta succedendo?
Niente
. Passo 3 giorni in settimana a ubriacarmi fino a non reggermi in piedi. Niente. La scuola va di merda e io quasi ci godo a fregarmene. Niente. Sto frequentando un'altro uomo sposato sentendomi forte perchè fingo di essere distaccata.Niente. Odio a morte me, il mio corpo e come sono, mangio schifezze di notte, vivo di notte, sono ossessionata dalla perfezione.
"Niente, va tutto bene, anzi a meraviglia".

Sì, mi sveglio che vorrei tornare a letto. Odio la luce del sole. Ogni cosa che faccio mi sento un'incapace. Stare da sola mi uccide, ho bisogno di avere gente intorno, di sentirmi perfetta in ogni parte del mio corpo, e se ricevo un briciolo di amore lo rifiuto e poi vorrei scoppiare in lacrime.
Non so se tornerò mai a provare emozioni come una persona vera.
Darei oro per piangere ancora, per provare qualcosa che non sia niente.

sabato 5 gennaio 2013

le cadute sono fatte per tornare a sentire la terra sotto ai piedi.

Quest'anno non è iniziato proprio come speravo.

O meglio, è colpa mia, solo e soltanto mia se ci sono ricaduta, se è dall'inizio dell'anno che vado avanti ad abbuffate notturne alternate a vomito, che mi strafaccio di tutte le schifezze che ci hanno regalato a natale. Solo di notte. Già. Quando tutti i pensieri tornano a galla. Quando la normalità, la routine, non ti bastano più.
E all'improvviso torni a percepire quella sensazione odiosa: F r a g i l i t à.
-e io so già da sempre quant'è profondo il fondale dove cadrò, un po' come tornare nella mia seconda casa, come se metà delle mie cose fossero ancora laggiù-
Mi sono lasciata trascinare dal pessimismo e dal senso di inadeguatezza.
La cosa riguarda solo me, me e soltanto me con il mio senso di insoddisfazione verso me stessa che non ha mai fine e che esclude tutto ciò che c'è intorno a me, e che come sempre, mi porta a rivoltarmi nei miei stessi sbagli, se poi sbagli sono, a non percepire più tutto il resto incluse le cose che vanno bene se non il grasso che mi vedo addosso, e di conseguenza, a cercare di riempire ogni mancanza e senso di insoddisfazione con il cibo..

In realtà cè stato un momento in cui mi sono fermata a riflettere.
E anche se va tutto più o meno bene, ci sono delle cose che mi pesano e che non sono riuscita a digerire negli ultimi giorni... ma soprattutto, che non mi danno certezze.
Non riesco a trovare la certezza di dirmi "Andrà tutto bene".
*L'esame di pratica di patente andato male.
*La scuola. La scuola che riesce sempre a farmi sentire un'incapace, che è già la seconda volta che ripeto la quinta, che tutti dicono che l'intelligenza ce l'ho, ma sono io che ho la mente troppo persa per sforzarmi di usarla.
*Il mio corpo. Che a giorni alterni lo vedo pieno zeppo di difetti ovunque, che lo odio, mi fa schifo e mi disgusta. Mentre altri mi provo le magliette che una settimana fa mi stavano strette e ci navigo dentro.

Ma forse anche cadere serve.
Forse ho bisogno di sentirmi la terra sotto ai piedi e capire dove sono.
Senza rendermene conto ho vissuto e volato per 2 settimane, sono stata bene, adesso se voglio che tutto questo continui devo reagire.


Dato che ormai questo sabato è andato a puttane, e la festa l'ho già fatta ieri sera, passerò la notte intera a studiare così forse le 1000 calorie di schifezze che mi sono mangiata le brucerò così.