Però non ce la faccio. O meglio, ho provato a parlarne agli altri volontari, ma in modo scherzoso, ho messo da parte l'accaduto, come se non fosse accaduto nulla. Perchè mi sembrava più semplice.
E perchè io non ho il coraggio di scatenare un casino di cui Io sia la responsabile. La causa. Il nome. Non sopporterei mai, di sentire lo sguardo della gente addosso e additata come "quella che...".
HO SCELTO IL SILENZIO.
Me lo sono ripetuta miliardi di volte, mentre cercavo alla disperazione che uno degli uomini con cui mi frequento mi degnasse di un po' di interesse che non si basasse su quello.
Avevo solo bisogno di un abbraccio in questi giorni, niente di più.
Ho il vomito, di persone che si soffermano all'apparenza, ho il vomito, di essere considerata solo per quello che c'è "sotto", ho il vomito, di essermi adeguata a tutto ciò come se fossi io a dovermici adeguare perchè il mondo funziona così, perchè speravo che così non avrei sofferto.
Ho provato a ragionare come un uomo, credendo fosse facile, ma non funziona.
La mia mentalità da uomo può semplificarti le cose con loro, ma il tuo corpo da donna resta lì, usato e umiliato, e alla fine, non gliene sbatte un cazzo a nessuno di come ti senti.
Puoi pure chiamarli in un momento di crisi di panico, gridare aiuto, se ne sbattono tutti, cogliona di merda, non te lo vuoi ficcare in testa che di te non gliene sbatte un cazzo a nessuno una volta che ti hanno scopata?
Sono stanca di cercare tutti...aspettandomi che prima o dopo qualcuno mi darà un po' d'amore.
Cazzate, cazzate e basta.
Cazzate, cazzate e basta.
Mi sento sola, ho voglia di piangere, e ho paura di tutto.