Ogni giorno mi sveglio cercando di essere quella che non sono ma che vorrei essere, e mi addormento dopo essere stata quella che sono e che non avrei mai voluto essere.
La persona che sono quando mi addormento con cibo sullo stomaco è un'altra, da quella che si addormenta a stomaco vuoto.
Tipo oggi.
Mi sveglio, faccio una colazione abbondante quando dovevo farmi un giorno di cibi magri, e PUR di non vomitarla mi faccio un'ora di camminata/corsa/scale qui a casa calcolando minuziosamente le calorie, poi mi faccio i fanghi snellenti, la doccia, mi faccio bella, riempio il mio corpo di creme snellenti, e penso che vada tutto a meraviglia.
Però in quel momento al posto del mio corpo mi sembra di massaggiare
GRASSO PURO.
E cinque minuti dopo l'inferno.
Vado in cucina e mi faccio tutto quello che trovo: 3 yogurt, noccioline, biscotti, e per finire un piatto stracolmo di riso pieno di olio. Non c'era altro, ma forse è una fortuna.
anzi no, a lei basta che mangio.
Ho i brividi, le mani cadaveriche, la bocca secca, i crampi allo stomaco e ora sono annegata sotto il piumone con una teiera di the verde qui a fianco (la mia vita è così), ma davvero non mi importa...
Mi chiedo quand'è che ci sarà un giorno in cui non dovrò fingere, in cui qui vicino a me ci sarà qualcuno che mi abbraccerà per quella che sono e non per quella che fingo di essere...
Io sono stanca. Se potessi vivrei sotto queste coperte.
Perchè dovrei uscire, mangiare normale e camminare se mi sta sul cazzo farlo...?
Io non esco mai per piacere mio, ma solo per bruciare calorie. Ricordiamocelo...
Tanto stasera a cena con i miei domani sarà la stessa identica cosa...magari stasera non vomiterò, ma dovrò fingere, fingere per mantenere un fottuto clima sereno e soprattutto riuscire a non toccare schifezze dopo cena.
Mi fingo bella, mi fingo forte, mi fingo determinata, mi fingo stronza, mi fingo a dieta, fingo di amare la mia fottuta vita del cazzo, ma in realtà è tutto il contrario.
Mi sono abituata ad avere due personalità, senza farlo apposta. Mi adeguo.
Vivo per qualche ora, ma poco dopo sento che DEVO tornare nel mio circolo vizioso per stare bene con me stessa.
Oppure non è vita. Non per me.
Mi sento viva solo quando mi ingozzo di cibo di cui vado pazza e poi lo vomito.
Allora mi sento quasi onnipotente. Come se NIENTE, dico NIENTE avesse alcun potere su di me, nè di farmi soffrire nè di farmi stare male.
Quando non mangio invece sono succube di tutto.
Così come quando mi abbuffo e trattengo.
Basta una parola a spezzarmi.
E poi, il tempo che passa è straziante. Sentire le lancette della sveglia ticchettare, è devastante.
In quei pochi secondi c'è una vita intera, e tu sei lì a morire.
E allora senti che devi distruggere tu quel vuoto.
Aspetto che succeda qualcosa di bello, perchè oggi non ho proprio le forze per andare a cercare qualcosa o qualcuno.
Più penso a come sarebbe la mia vita normale, più mi viene voglia di restare qui nel mio piccolo inferno. La psicologa è al momento l'unico canale fra me e il mondo normale, la rivedo martedì.