giovedì 31 gennaio 2019

Happy. Unhappy.

Dovrei dormire, tra tre ore dovrei svegliarmi, ma non ho sonno.
Ho la testa così incasinata che più non potrei, ma sto bene, va tutto bene.

Non ho sonno, sarà lo scalo dall' antidepressivo che mi impedisce di rilassarmi e dormire, saranno le troppe emozioni di questi giorni, sarà il picco di adrenalina dovuto alle poche ore di sonno, ma sento che va tutto bene, ed andrà tutto bene.
Se voglio posso fare tutto.


Mi dico e ripeto costantemente questa frase, anche se una voce nel mio cervello è sempre lì bofonchiante a reiterare "no, sei debole, sei brutta, sei sbagliata, sei difettosa".

Beh, ho imparato ad ignorarla. 
Ho imparato a dirmi "sei bella, sei forte, sei coraggiosa, non hai paura".
Ed incredibilmente, sta funzionando.
E ogni volta che verso una lacrima, cado, inciampo, divento sempre più forte.

Ogni singola delusione o sofferenza si acutisce da quando ho scalato la medicina, ed è normale, ero abituata a non provare nulla.
Ecco perchè mi sento ancora più forte.
E' come non vivere più in una bolla colorata e perfetta.
E' come tornare a vivere, a vedere i colori, a sentire le emozioni vere dopo tanto tempo, ed è una cosa che mi mancava da morire. Sentirmi proprio VIVERE.

Ma come si può spiegare la sensazione che provi dopo 5 anni in cui ogni tuo senso è rimasto anestetizzato da una pasticca, a quanto sia bello anche solo versare una lacrima.

A volte lo sento il panico che mi sale, per la concomitanza di tutte le emozioni che ho mandato amaramente giù.
Ma riesco a gestirlo.

Forse con A. abbiamo chiarito.
Anche se non lo chiamerei chiarire.
La realtà è che pur di stargli vicino sono pronta a rinunciare ad ogni mia aspettativa, speranza, sogno, desiderio.Vorrei non spezzarmi in due per far felice una persona quando le do il mio cuore, ma è così, e non posso farci nulla.
Se amo do me stessa.

mercoledì 30 gennaio 2019

Broken. But free.


Vorrei non sentirmi così a pezzi
Vorrei per lo meno sapere il perchè.
Fa male stare male, piangere, e non sapere il perchè, o semplicemente saperlo fingendo che non sia così.


Ma io so cosa mi uccide, è quello il problema.
Mi uccide, sapere di non essere perfetta, sapere di non essere nel cuore di A. come lui è per me, non sentirmi amata allo stesso modo. 
Ma fingo con lui che vada tutto bene, che ma va bene essere amici, che va bene, se a lui va bene.
Ma non va bene per niente. 
Chi sta più male ora, tu o lui?
Fingo per l'ennesima volta di essere la ragazza perfetta, fredda, che non soffre, che supera tutto.
Fingo, finchè non ce la faccio più a fingere.

Le lacrime mi allagano il volto.
Glielo ho detto.
Perchè non posso fingere di stare bene, quindi glielo ho detto.


Che lui lo accetti o meno.
Non posso starti vicina e sentirmi morire perchè tu mi vuoi vicina, ma non mi vuoi come tua ragazza.
Devo pensare alla mia felicità.

venerdì 25 gennaio 2019

He's my broken half.

Mi sto rendendo conto, che quel lato oscuro di me pieno di problemi in tutti questi anni è diventato quasi un rifugio per me,.

Voglio dire, mi innamoro, ho paura, se qualcosa non va quello è il mio rifugio.
Io lì sono la principessa delle ossessioni, la regina del perfezionismo.
All'esterno sono solo L. ovvero una ragazza dolce, carina, dall'aria stronza ma che non riesce ad esserlo...

Ma io devo parlarvi di A.
Di come la mia vita si sia dolcemente incasinata, da quando lo ho conosciuto.
Di quanto io sia totalmente presa, catturata da lui e dalla sua mente.
Non ti ci voleva, L.

Tipo ora, due giorni senza vederlo e già sento che mi manca, nonostante ci sentiamo sempre.

E il dubbio di cosa c'è tra noi, di questa storia iniziata dal 1 gennaio, in cui abbiamo iniziato ad uscire, parlare di storia in modo del tutto spontaneo. E poi dopo due settimane, CRACK.
Avete presente innamorarvi, prendervi, e poi ricevere una coltellata? Ecco.
Non sapevo fosse un perfezionista.
Non sapevo che la sua testa fosse più incasinata della mia.
Non sapevo (sì, questo lo sapevo) che fosse in psicoterapia da quasi due anni, per la sua ipotetica paura di impegnarsi, di vedere costantemente difetti nell'altra persona.
E nulla, uno che vede difetti in me già complessata, questo mi mancava.

Ma nonostante, quel terribile giorno mi abbia chiamata in lacrime, dicendomi che non ci riesce, ed io abbia così scoperto la sua seconda personalità problematica.
Nonostante, ci siamo buttati l'uno nelle braccia dell'altro a piangere.
Nonostante, io abbia accettato il fatto che lui non accetti l'idea di impegnarsi (ancora), restando sua amica, ma frequentandoci come una coppia.
Nonostante, io mi sia tagliata quel giorno.
Ecco, sono innamorata.
Sono innamorata persa di lui.

Ho deciso, e gli ho detto, che sono disposta ad accettare il suo problema, a rispettare i suoi tempi, a spezzarmi di nuovo l'anima e il cuore per lui, perchè ci tengo da morire a lui. Sento che è così.
Quando lo guardo negli occhi, quando ci stringiamo, sento una cosa che non ho mai provato prima.

Mi spezzerò, lo so, ma rischio.


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giovedì 24 gennaio 2019

I'm back.

Non so chi di voi ancora mi segue ragazze, so che è passata una vita.
Ma sono ancora qui.
Ho 25 anni, sono una studentessa di infermieristica (ovviamente al primo anno, che è già tanto), perchè ho trovato la mia passione, sto riuscendo a scalare l'antidepressivo (dopo tipo 5 anni? Sì, ho ho iniziato nel 2013), e forse, dico forse, ho trovato l'amore, ma su quest'ultima cosa non ne sono del tutto certa.

Sto vivendo, so solo questo, e non sono mai stata così bene in tutta la mia vita.
E io che a quest'ora mi credevo depressa, distrutta, brutta, incapace, sola.
Non so come ho fatto a rialzarmi, vi giuro che non lo so,  so solo che le medicine che ho preso mi hanno aiutata in un momento estremamente difficile in cui nessun altro avrebbe potuto.

Ora ho un corpo che mi piace. Non perfetto, anzi, ma mi piace.
Ancora ho delle ricadute, ma NON col cibo (con quello i problemi non esistono tecnicamente più).
Solo a volte senso di vuoto, di paura, voglia di tagliarmi (mi è successo solo una volta giorni fa).

Non so chi di voi si ricorderà di me, ma mi piacerebbe sapere come state.