Il punto è che so cosa mi ha ferita, uccisa, ma ammetterlo mi distrugge.
All'improvviso mi sono sentita come se tutto stesse precipitando senza motivo, e ho sentito che l'unica cosa in grado di fermare il dolore era ferirmi, mi sono conficcata con tutta la forza che avevo le lamette nel braccio.
Forse, la cogliona di turno qui presente, si è "innamorata".E' l'unico modo per giustificare il mio comportamento.
Oggi io e C. eravamo d'accordo di vederci, e appena mi ha detto di aver prenotato in un agriturismo solo per noi due (senza dirmi niente) non ho potuto che sentirmi al settimo cielo.
Sono state due ore lontana dal mondo, era tutto perfetto, farlo, stringerci, baciarci, e poi io riempirlo di carezze mentre lui mi raccontava delle cose e ridere. Finchè lui se n'è uscito con la storia del casino che ho fatto l'altra volta, e mi ha fatta sentire dannatamente in colpa ...dicendomi delle cose che mi hanno ferita, come "arriverà il momento in cui la nostra storia finirà! solo che ho pensato: ma se lei fa così ogni volta quando dico basta non riesco più a tenerla lontana/ ho paura che tu lo rifaccia/ dovresti trovarti un ragazzo e innamorarti sarei contento per te/ è meglio che ci vediamo una volta al mese".
Ma quello che più mi ha fatto male non è il fatto di non volermi illudere in sé...piuttosto il fatto che io mi sia sentita una merda, un peso, un fastidio, ecco quello che mi ha uccisa. Per la puttanata che ho fatto, e la cosa peggiore (ma vera) è stata sentirmi dire:
"quel giorno non mi hai lasciato neanche il tempo di spiegarti o telefonarti, mi hai subito scritto -non cercarmi più-, e che non ho le palle di dirti le cose".
Perché è maledettamente vero.
In altre circostanze avrei preso e me ne sarei andata via ve lo giuro.... ma la paura di perdere lui è troppo forte, persino più forte del mio orgoglio. Sono debole, sono pessima.
Così forte, che dato che domani è il suo compleanno gli ho detto di avergli preso un regalo, e l'ho quasi "pregato" di regalarmi dieci minuti del suo tempo per poterglielo dare. Al che lui ha accettato. E sono corsa apposta in un negozio a comprargli la camicia più bella fra tutte, ho passato mezz'ora in negozio a cercargliela, due ore a incartargli il regalo.
Sembrerà stupido, ma è così.
Ora come ora voglio solo dargli quel regalo, non mi interessa il resto.
Non voglio più pensare, mi sono svuotata di tutto, solo mettermi a letto.