mercoledì 18 novembre 2020

Came back

Non scrivo più da non so quanto tempo e sinceramente non so cosa mi abbia spinto a farlo.
Forse il fatto che dopo tanto tempo quest'anno ho deciso di seguire seriamente una psicoterapia (ci vado da ben un anno, cosa mai fatta in vita mia), con il sostegno di uno psichiatra.
La terapia farmacologica è sempre la stessa da 7 anni, un antidepressivo per scongiurare i miei attacchi di panico ed evitarmi di avere ricadute per quanto riguarda l'umore.
Onestamente io credo che il mio problema non si limiti ad un semplice disturbo d'ansia, perchè a volte ho sbalzi d'umore assurdi e sfuriate d'ira dovute alla mia iper-emotività che per fortuna la medicina mi placa ma finchè non è chi di competente a decretarlo io non oso proferire parola. 

Credo di aver abbastanza tenuto testa a quest'anno.
Voglio essere sincera con voi, anche se magari qualcuna non si ricorderà di me.
A febbraio ho avuto un aborto (volontario), ma che mi ha legata profondamente al mio attuale ragazzo che amo alla follia. Poi la quarantena, ora mio padre sta facendo la chemioterapia e il fatto che sia un alcolista e fumatore non aiuta.
Nonostante tutto ciò sono riuscita a intraprendere il corso di studi che sognavo come tecnico di riabilitazione psichiatrica.

Ma sto tenendo testa a tutto e sono fiera di me.
Se non mi hanno distrutto i disturbi alimentari, gli attacchi di panico e tutto ciò niente lo farà.


sabato 4 maggio 2019

Belief

Credo fermamente nella presenza di energie positive e negative che talvolta possono anche far succedere cose belle o brutte che siano.

Così come quando ci si ripete costantemente qualcosa, un pensiero fisso, questo accade.
Ne ho la conferma.

Ultimamente queste cose mi fanno riflettere.
Perchè più volte ormai, mi sono successe cose a dir poco strane.
Mi è successo 4 volte, di veder capitare cose spiacevoli a persone che volutamente mi facevano del male... e per me è stato alquanto sconvolgente.
Ogni persona che mi ha fatta piangere.


Fermo restando che un mese fa stavo a pezzi.
Ora mi sto pian piano rialzando, con le mie gambe.
Mi sto ripetendo, giorno dopo giorno "tu ce la fai, tu sei forte, tu sarai chi vuoi essere".
E ripetermi questa frase nella testa mi da una forza incredibile.

martedì 16 aprile 2019

When you feel nothing at all.

Chi si sente assalita dal vuoto in questo periodo?
Non provo niente, assolutamente NIENTE.

Mi sento come un fantasma, non sento il peso del mio corpo, non sento niente.
Solo tanto stanca.

sabato 30 marzo 2019

So damn good.


Mi rendo conto giorno dopo giorno, che non interessa a nessuno in fondo di come stai.
Non interessa assolutamente a nessuno.
Quando stai di merda, sei sola, fine.
Che poi non sto di merda, mi sento solo terribilmente vuota, apatica, ed è diverso.





Ecco perchè questa sera egoisticamente mi sono abbandonata tra le braccia di L.
Non per fare l'amore, per parlare, chiacchierare.
Io nemmeno volevo vederlo, ma lo ho fatto scendere fino da me solo per stare in macchina assieme seppur dovesse svegliarsi presto, lui è sceso apposta per me, e questo mi ha fatto bene.

Io sono convinta e mi ripeto sempre che lui non fa per me, non mi piace, non sono innamorata, non credo che tra noi ci sia nulla ma allora perchè mi ha fatto stare così incredibilmente bene?
Che razza di stregoneria è questa?
A baciarci per ore, guardarci negli occhi, farci le carezze stavo dannatamente bene.
Volevo solo VIVERE il momento, non pensare a niente, e così è stato.

Io non so nemmeno cosa c'è fra noi, giuro non lo so, probabilmente nulla.

Forse avevo solo bisogno di affetto, non lo so.
E' che la situazione è troppo complicata, ed io non ho bisogno di complicazioni. Non ora.

giovedì 28 marzo 2019

Get up baby.

Ormai ho capito, devo contare solo su me stessa.
La gente mente.
La gente è bugiarda.
La gente ti usa.
La gente di butta via.

Basta che si accorga quanto tu abbia un animo fragile che si diverte a usarti e stropicciarti come cartapesta. Quindi mi chiedo: a che diamine serve essere fragili, se ti spezzano ancora di più?

Ma oramai rido.
Perchè sapete qual'è il bello di quando tocchi il fondo?
Che poi, puoi solo rialzarti, nulla ti ferisce più di quanto tu già sia ferita e distrutta.

E' come se la linfa vitale avesse ripreso a scorrere nel mio corpo, come se starmene una settimana per i cazzi miei in pace da tutto e da tutti mi avesse restituito forza e vitalità.
Ebbene sì.
A volte la vera medicina, è la solitudine. 
E sì, una bella overdose di cioccolata fondente.
(Ho fatto letteralmente un'overdose, senza mettere su un grammo, spero).

Ieri sera, ieri, mi hanno scritto TUTTI i ragazzi per cui avrei venduto l'anima al diavolo negli ultimi 25 anni della mia vita, nello stesso momento.
E credetemi, non è una cosa che succede tutti i giorni.
Primo tra tutti, Guido. Lo ricordate?
Ma non mi fregava niente, assolutamente niente.
Non provo odio per nessuno, ma nemmeno amore, nulla, ora vengo prima IO, conto prima IO, viene prima la MIA felicità, il MIO benessere.

Perchè ho capito, che se affidi la felicità nelle mani di un'altra persona è un terno al lotto.

Se invece la tua felicità dipende da te, nessuno te la può togliere.

lunedì 18 marzo 2019

better off, in the bottom.


Non avrei mai creduto di poter cadere così a pezzi, di nuovo.
Di essere così fragile, così facile da spezzarmi.

Eppure, lo sono, di nuovo.

La mia corazza di cartapesta costruita inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina ha ceduto il posto all'adrenalina, e poi, a qualcosa che chimicamente non ha nome, ma che si può tranquillamente definire come disperazione.
E a volte mi chiedo seriamente, se sia meglio vivere in un mondo di cartapesta, di soffice cotone, dove sai che è tutto un'illusione ma sei felice, oppure nella mia avvilente realtà, dove tutto va bene, ma dove la mia testa riesce a farmi sentire volutamente all'i n f e r n o.

Cosa scelgo?
Perchè l'alternativa al mio inferno immaginario, la mia ipotetica utopica felicità, altro non è che  venticinque milligrammi di pasticca in più.
E tutto dipende da me.

Aggrapparmi con le unghie alla vita, alla voglia di vivere sepolta a cocci in fondo alla mia anima, o cedere di nuovo alla sensazione paradisiaca di poter vivere con una benda agli occhi e dei tappi alle orecchie, non sentire, non vedere, non soffrire.

Ora ho assaporato la vita, dopo tanto.
Mi piace, le emozioni, ma se non sai gestirle, si avvinghiano e cercano di ucciderti.




Mi viene da vomitare.
Il mio stomaco e il mio intestino sembrano reclamare con furore la pace dei sensi che ho perso da un pezzo aggrovigliandosi, la testa grida, pulsa, il corpo mi fa male, i miei occhi continuano a voler svuotarsi come un torrente in piena, perchè il dolore sembra non avere fine, ed io, che con gli occhi al cielo supplico qualcuno o qualcosa di porre fine a tutto questo.



sabato 9 marzo 2019

Panic.

Urla silenziose le mie, urla che non odono risposta, non dalla persona che vorrei le sentisse.
O forse da nessuno.
A volte mi chiedo solo se leggi queste poche righe.

Oggi pensavo fosse l'ultimo giorno della mia vita, per un attacco di panico.
La sensazione era quella, forse desideravo solo assaporarne la sensazione, di perdere per un attimo la coscienza di tutto.

Ma la cosa più strana è che in tutta la situazione di totale perdita di controllo in preda a cui mi sono ritrovata, non avevo quasi paura.
Ero quasi sollevata di crollare schiava delle mie debolezze, paure, dopo tanto autocontrollo, tanta presunta sicurezza, fiducia, potermi abbandonare al panico, alla logorante tachipnea che sembrava asfissiarmi di secondo in secondo, il cardiopalmo che allentava la mia gola come una mano desiderosa di strangolarmi, lo stomaco colmo di aria, i polmoni saturi di ossigeno che forse non merito nemmeno di poter respirare.
Ebbene sì, eccolo l'attacco di panico, in tutta la sua crudezza.
Poi, d'un tratto mi riprendo.
Mi rendo conto che la mia vita non sta per concludersi, che riesco ancora a respirare, a muovermi, a parlare, a pensare, e riprendo coscienza della situazione.
Ed è come se nulla fosse successo.
Perchè si sa, il cervello tende a rimuovere i residui di ogni ricordo negativo, le cicatrici rimangono solo impresse nell'anima.

E poi, nulla, dopo tutto questo riuscivo a vedere solo le cose belle.
Come se avessi solo avuto solo bisogno di ripulirmi l'anima.
Quindi in fondo, va bene così.