mercoledì 26 novembre 2014

panic.

Oggi è stato...orribile. Non vivevo un momento così brutto da mesi.
Lo so che sembra una scemenza, ma avere, una cosa che -se tu non stessi prendendo antidepressivi- sarebbe stato un attacco di panico devastante da andare in iperventilazione totale, mentre avevo la prova scritta di volontariato, è stato terribile.
Mi sono sentita stupida, debole, fallita.
Fare un esempio stupido?
Beh, lo stesso effetto di una sbronza quando sei depressa e a pezzi.


Essere lì in un'aula in mezzo a 20 persone, sentirmi osservata da 6 istruttori tra cui il "capo" del 118, che tra due giorni, mi farà l'esame orale, mi ha fatta letteralmente uscire di me.
Non lo so cosa mi è preso.
Fatto sta che ho iniziato a tremare da non riuscire nemmeno a scrivere, a respirare velocemente (terrorizzata dal fatto che qualcuno se ne accorgesse e quindi l'ansia incrementava), continuare a muovermi come se fossi in astinenza di qualcosa, scarabocchiare due risposte a caso per la fretta di uscire, nonostante avessi studiato come una matta
è stata la cosa più frustrante che mi potesse accadere.

Tornata a casa mi sono vergognata di me, di dirlo ai miei, perchè non avrebbero capito.
Mio padre si sarebbe vergognato di me.



E boh, sinceramente, penso che non combinerò mai un cazzo nella mia vita, pur essendo motivata.
Perchè l'ansia è una merda. 
Devo ancora finire la maturità, e non lo faccio, perchè l'idea di una classe mi terrorizza.

Puoi pure essere Einstein, puoi pure avere lo spirito di conquista del mondo, lei ti fotte.

E poi tanto per cambiare tornata a casa chi mi scrive? Guido. Dal nulla.
Mi scrive "ciao, avresti qualche amica da presentarmi? tu sai che tipo di amica..."
Beh immaginate come mi sono sentita, poco ci mancava che bestemmiavo o andavo a picchiarlo.
Anche perchè SO che è tutto per irritarmi e riattaccare bottone con me.
A volte penso - stupidamente -:
Se lo rivedessi magari..cambierebbe qualcosa.
Ma poi mi tolgo questo pensiero. Stupido. Non voglio più provare sentimenti così.


Ma non sono proprio in vena...mi sento io, bastonata.
Cosa faccio? Piango? mi arrendo? aumento di nuovo i farmaci? Non posso stare così.
Giuro che in questo momento l'unica salvezza mi sembrano quelle pastiglie.

2 commenti:

  1. mi dispiace che sia andata così..però sicuramente avrai risposto correttamente anche con l'ansia considerando che hai studiato come una pazza!
    Quello che stò per scrivere risulterà sicuramente scontato e te lo avranno detto tantissime volte forse però secondo me non è questione di medicine o cose così..nelle situazioni che creano ansia ti ci devi buttare..hai paura di stare in una classe?!buttatici dentro!terapia d'urto!Io l'ho fatto con la mia ansia per i posti affollati,fino a più o meno 3 anni fa non uscivo nei locali e non facevo mai nulla insomma perché stare in mezzo alla gente mi metteva davvero in ansia,non riuscivo a respirare,il cuore mi andava a mille e non sapevo dove girarmi cosa fare cosa dire finiva sempre che me andavo fuori da sola a bere e fumare mille sigarette nel frattempo rompevo le palle al mio ragazzo "andiamo..dai andiamo..ti prego andiamo",ma lui (per fortuna alla fine)non si è mai arreso e piano piano mi sono abituata alla situazione ci ho messo davvero molto ma ora sono finalmente abbastanza a mio agio..magari non tantissimo avvolte mi puoi vedere uscendo di corsa dal locale perchè mi manca il respiro per il disagio che provo ma tutto sommato è meglio di prima,almeno riesco a godermi queste serate con gli amici!è anche vero che ultimamente da quando stò ingrassando il disagio sta tornando ma vabbè questa è un altra storia..
    comunque facci sapere poi come è andata..un abbraccio:)

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  2. capisco come ti senti (ho sofferto di ansia e attacchi di panico per tutta la quarta e quinta superiore), ma sai quanti giorni ho saltato di scuola? zero, mi sono detta che dovevo essere un po' severa con me stessa, e che ne sarebbe valsa la pena. fa paura, altrochè. ma pian piano ho ricominciato a respirare, perchè sapevo che ci stavo provando. era dura, e nessuno vedeva, nessuno capiva (quando mi veniva un attacco scappavo in bagno e ci restavo dieci minuti, nessuno si è mai accorto), e proprio questo mi faceva sentir forte, pensavo: sto soffrendo come un cane ma sono qua, sto facendo cosa devo, nessuno sa, sono forte.. e proprio questo mi ha salvata! stessa cosa con l'università.. stesse ansie, stessa paura di non essere abbastanza, e aggiungici anche una bulimia feroce. ho preparato quasi tutti gli esami con la testa sul cesso e il libro appoggiato al bidet lì a fianco, perchè sapevo che potevo farcela, perchè ho voluto farcela, non mi sono fatta sconti nemmeno stavolta. lunedì mi sono laureata.
    laura ti giuro, ti giuro, che tu sei capace e vali, e puoi farcela se vuoi. puoi fare tutto se non ti lasci porre limiti dalle tue ansie. ce la puoi fare, se vuoi.
    un abbraccio

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:)