martedì 14 agosto 2012

borderline.

Oggi ho davvero toccato il fondo...sento di non poter cadere più in basso di così ragazze.
E' a livello psicologico che sto peggio, completamente a pezzi.
Ed ogni giorno che passo così è come se mi trascinasse sempre più distante dalla normalità e diventasse per me sempre più irraggiungibile.


Credo che tante di voi sappiano cosa significa non poter fare a meno di abbuffarsi per 2 giorni o più di fila, e per abbuffarsi intendo continuare a mangiare...riempirsi ogni momento senza riuscire a smettere. E se anche lo spiegassi a qualcuno sono sicura che nessuno potrebbe capire. Tranne che chi ci è passato, come so che è successo ad alcune di voi...e siete proprio VOI le persone che sento più vicine.
Il cibo è un modo per fuggire...e so che se non lo faccio sarò vulnerabile a tutto.
E' la mia unica via per sfuggire alle pressioni che mi auto-impongo.
E' assurdo tutto questo vero...?
Ci sono momenti in cui mi sento troppo fragile per sopportare qualsiasi cosa, e dico qualsiasi. E allora so che c'è il cibo...e quando sento di non farcela mi fido ciecamente di lui come una povera illusa che ricade nell'inganno in cui già è caduta un migliaio di volte.
E io in questi due giorni avevo il terrore di consapevolizzarmi di tante cose. Della mia vita. Ho usato il cibo per COPRIRE tutto quello che non volevo provare... non volevo rendermi conto di niente.
Ma non solo oggi... questo vale per tutte le crisi di Binge che ho avuto nella mia vita.
Il binge è stato un regalino della bulimia.
Se ora non ci stessi lottando mi starei massacrando di vomito... e so per certo che sarebbe peggio.
Sarò del tutto sincera con voi...
Stamattina ho pianto, e poi mi sono addormentata fino alle 4 del pomeriggio. Ho dormito un inferno. Addormentarsi con la consapevolezza di avere 2000 calorie o più sullo stomaco è la tortura peggiore che io abbia mai scelto di infliggermi.
Poi, oggi avrei voluto fare un giorno depurativo, ma indovinate com'è andata?
Ho continuato a mangiare di tutto e di più, per tipo 12 ore.
Da merenda a cena: 2 budini, 2 banane, 4 biscotti al cioccolato, 3 gelati croccantini al cioccolato, 300g di riso (fatto apposta). Da cena all'abbuffata di poche ore fa: 2 sofficini, 50g pasticcio, 3 yogurt, 300g biscotti al cioccolato, 1 fetta di torta cioccolato, fette biscottate con marmellata.
Oggi ho VERAMENTE toccato il fondo.
Basta.
Ti prego BASTA.


Stasera mi vergogno come una ladra.
Come ieri notte ho rubato del cibo dalla cucina. La mia stanza fa schifo, e so che per tante volte potrò ripulirla io resterò SEMPRE sporca. Mia madre sa, ma finge di non sapere. E io... vorrei solo sparire dalla vergogna che provo.

Eppure mi sono promessa che domani farò uno sforzo.
Non lo so quale nè come...ma VOGLIO fare uno sforzo.
Sarà anche l'ennesimo fottutissimo sforzo, ma io non posso sopportare di dover vivere un altro giorno di più come oggi. Nemmeno sotto tortura...nemmeno... e anche se ormai non mi voglio più promettere niente, domani dimostrerò a me stessa che POSSO farcela.

ps: non so nemmeno come ringraziare quelle di voi che mi stanno vicine ogni momento in questo periodo nero. Vi giuro che è una cosa che apprezzo tantissimo. E vi prometto che appena passerà quest'ennesima giornata infernale passerò da tutte voi...Valentina S. tu non hai un blog?
Vi amo.

13 commenti:

  1. Ciao. Sì, ce l'ho un blog, si chiama REBIRTH OF A BUTTERFLY, non so perchè più di una di voi dice che non lo vede, a volte... ma è visibile perchè vengo commentata comunque da qualcuna di voi... forse se vai in qualche altro blog e trovi un mio commento potrai cliccarci sopra e aprire il mio blog, non saprei, non sono molto tecnologica, in queste cose... o forse se mi unisco al tuo sito potrai vederlo anche tu... magari più tardi ci provo... e più tardi ti lascerò un commento al tuo post dolorosissimo... ora purtroppo devo assolutamente scappare perchè mi aspettano, e poi voglio essere concentrata solo su di te! Prometto che più tardi ti scrivo... p.s.: se hai un indirizzo mail potrei mandarti una mail in privato con il mio, se ti fa piacere. Sempre che ti vada di condividere la tua mail personale, intendo... ti abbraccio. Stai su, dai, oggi è un giorno nuovo. L'hai visto anche oggi il sole, no? Allora significa che sei viva, e la vita è la possibilità più bella che abbiamo altrimenti non potremmo nemmeno pensare di poter provare a cambiare le cose! Dai, su, che sei una roccia, e lo sai benissimo.
    *V*

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  2. Ho letto qualche tuo post e in molte cose rivedo me stessa un po' di anni fa ... che dire, ti capisco benissimo ... so quanto siano devastanti certi disturbi, sia a livello fisico che mentale.
    Coraggio fatti forza, non sei sola.

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  3. io so cosa vuol dire abbuffarsi la sera, addormentarsi dopo ore ripromettendosi che da domani -è tutto diverso- svegliarsi con l'impasto in bocca, la schina e lo stomaco distrutti e lo stomaco pieno e...andar ein cucina e mangiare. Dirsi che tanto è mattino e mattino ci si può mangiare qualsiasi cosa, ma continuare fino a sera smettendo solo quando si è al limite del vomito per riniziare qualche minuto dopo.Io lo so, tu lo sai e mille altre anche....ma sai cosa? mal comune mezzo gaudio non è applicabile in questo caso.
    Vedi il binge , il vomito, l'autolesionismo, la droga, l'alcol sono modi per "uscire". Da cosa lo sai tu. Dall'oppressione di una forte restrizione come l'anoressia, da ciò che non va nella vita, da cose inespresse che nascondi anche a te stessa. Se tu combatti il vomito ma vai nel binge allora non prenderti la briga di farlo perchè sarebbe come curare la varicella ocn la scarlattina.Io in questi periodi mi dicevo "let it be" e prima o poi passa . Perchè ero incapace di controllare e di arginarmi. semplicemente a un certo punto facevo dietrofront e tornavo nella restrizione, ma è un gatto che si morde la coda.
    non ci sono consigli o parole rassicuranti , lo so.
    e proprio perchè so come stai verrei a stanarti di casa anche solo per 1 ora prendendo il primo treno e dicendoti che forse non ci si esce mai davvero, però alcuni momenti va meglio e puoi imparare a scenderre a compromessi in modo che questi momenti si prolunghino il più possibile.
    se hai bisogno, ne hai voglia, o quello che ti pare, la mia mail l'ho lasciata a tutte voi per questo=)

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  4. ps: non è il peso che ti consente o no di chiedere aiuto a strutture specializzate. Non credere MAI di non essere abbastanza "malata" perchè pesi xx invece che -xx . ESISTONO strutture e persone specializate, bisogna solo prendere coraggio

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  5. Esattamente tu puoi farcela!!!Mi pervade la tristezza leggendo questo post perchè è tutto ciò che provo io ed è orribile lo so,anche io in questi giorni mi sono abbuffata.Ed è orribile come ti senti dopo averlo fatto,in quel momento che mangi sai di non doverlo fare ma lo fai.Se sabato mi vedevi ero orribile!!Mangiavo,mangiavo,mangiavo,sapevo di dovermi fermare ma non ce la facevo,pensavo che a momenti il mio stomaco sarebbe esploso.Io nei miei post parlo di vuoto e quest ultimo viene colmato dal cibo e come se esso potesse riempire quel qualcosa che mi manca che sento che mi distrugge.Quella sensazione che troviamo mangiando,penso sia propio questa che ci distrugge.Sapessi come soffro,quando vedo quei dolci e non poterli mangiare,svegliarmi la mattina e non mangiare ciò che vorrei oppure stare sempre in ansia e preoccupazione che mi possa abbuffare.Non immagini come ti comprendo e so che è una situazione di merda che ci sta rovinando la vita e gli anni più belli e "spensierati"però io voglio lottare e uscirne anche per te e per tutte noi,per dimostrare al cibo che noi abbiamo il predominio su esso e non viceversa.Ti sono vicina con il cuore.Ti abbraccio fortissimo <3

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  6. ti sono vicina, credo in te e so che ce la farai. Un bacio

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  7. Tesoro!
    Ti vorrei abbracciare forte forte!
    Ci abbuffiamo perchè abbiamo bisogno di tanto affetto.. non trovandolo c'è il cibo che ci consola.. lo so bene.. Parlarne con qualcuno che non ci è passato è inutile.. la fanno tanto facile ma facile non lo è proprio. La prendono alla leggera mentre te soffri immensamente.. le psicologhe dovrebbero perlomeno cercare di capire.. se non ti appoggi a loro a chi lo puoi fare?! Per fortuna ci sono i blog, dove si conoscono meravigliose ragazze che ci sono passate come te e anche se ti dispiace per loro.. perchè ti dispiace che loro abbiano sofferto quanto te.. ti ritrovi a casa.
    Stai facendo un passo avanti.. non sei corsa in bagno a vomitare.. ed è già un grosso traguardo.. il prossimo è diminuire le abbuffate fino ad eliminarle. Parlo come se fosse facile ma so bene che non lo è.. nemmeno io le ho eliminate purtroppo.. le ho ridotte quello si.. ma non eliminate.
    Fare uno sforzo vuol dire alzarsi di nuovo in piedi.. magari solo in ginocchio.. e una gamba alla volta ma è già tantissimo!
    Ieri.. ho pianto anche io fino a che non mi sono addormentata. Oggi DEVO andare al lago ad una grigliata.. di giorno con G. sono contenta di andare con lui.. e lo faccio per lui.. per andare a consocere i suoi amici però non sai quando sforzo sto facendo per andare la.. vorrei dire che non mi sento bene e rimanrere a casa.. che devo finire il bucato o qualche altra balla.... ma non posso questa volta no... guarda non vedo l'ora che sia stasera.. che sarò a letto.. di nuovo tra le mie lacrime.
    Passerà questo periodo.. magari quando fuori sarà inferno e non con il sole.. non con i maledetti pantaloncini corti e le canotte..

    Un forte abbraccio piccola mia,
    ti voglio bene
    non ti lascio sola
    Laretta <3 <3

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  8. Eccomi qui. Allora, ho riletto il post. Nuovo pugno allo stomaco.
    Però io rimango della mia idea... eh, lo so, ci risiamo, però ti ripeto: CONSAPEVOLEZZA. E' la sola arma che possiedi, insieme ad altre cose che potrebbero aiutarti ma che verranno dopo... Devi fare in modo che la tua consapevolezza non venga calpestata dall' apparentemente rassicurante ma terribile routine in cui sei caduta. No, cara. Devi spezzare il cerchio in qualche modo, saltare, buttarti, osare, tentare, spiazzare tutti e prima di tutti te stessa. Ma per farlo, ma farlo veramente, qualcosa dentro di te si deve smuovere e io non so più che parole usare se non dirti che è già tutto dentro di te. Le persone che ci sono accanto, anche quelle che ci sono vicine e che dicono di comprenderci, beh, non è cattiveria, ma non comprendono affatto. Tu sai chi sei, tu sai come sei e non dire che non è così perchè riconoscere di aver toccato il fondo significa avere chiaramente idea di quelli che sono i tuoi limiti.
    Ti posso anche dare atto del fatto che non sapere quello che si vuole è una prerogativa umana, in certi periodi della vita, ma poi passa... facendo un esame di coscienza, un bilancio degli anni vissuti, si può comprendere quale strada si vuol scegliere. Ovviamente non è detto che poi ci si riesca perfettamente, e neppure in parte, a percorrere la strada che ci siamo visualizzati nella mente, raggiungere le mete che ci siamo prefissati; ma questo spesso non accade per nostra scelta, ma per come il mondo ci impone di vivere schiacciando i nostri sogni... io ad esempio vorrei diventare mamma, ma devo lavorarci su, aspettare e sistemarmi un pò, prima, perchè molte cose in questo paese non funzionano a dovere. Ma non ci sto a sacrificare le mie scelte, niente affatto. Io lotto.
    Io non voglio credere che tu non riesca a trovare un appiglio, un istante di amore puro verso te stessa, un momento solo per prendere un respiro e dire BASTA. Non per il cibo, intendo, io parlo della tua depressione, della tua apatia totale, verso te stessa e verso il tuo mondo e anche verso il mondo esterno. Non voglio e non posso credere che tu desideri rimanere chiusa in casa a dormire tutto il giorno. Non voglio credere che tu non senta il bisogno o anche solo la voglia di sentire i raggi caldi del sole picchiare sulla tua testa, entrarti nella pelle; o la sera, poco prima del tramonto guardare un sole rosso con il vento che ti accarezza i capelli, le spalle e ti porta un brivido; o sentire i suoni della natura, della tua città, della tua gente. FUORI C'E' UN MONDO, ED E' ANCHE TUO. Non intendo credere che tu non voglia farne parte, nonostante tutto, nonostante a volte faccia davvero schifo anche questo sporco mondo esterno. Ma si chiama vita, e non può essere solo quella che vivi dentro alla quattro mura della tua stanza. Io vorrei leggere un tuo post e ritrovarmi a sorridere, vorrei sentire che mentre lo scrivevi c'era un sorriso sul tuo viso. Lo so che sai ancora sorridere, mostraci quel sorriso! Credimi, ne abbiamo bisogno anche noi.
    *V*

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  9. come ti capisco..
    mangiare senza fermarsi per 2 giorni..
    e quando scrivi'fatto apposta'è come se rivedessi me.
    è che quando mangiamo ci estraiamo talmente dal mondo..
    da dimenticarci persino di noi stesse..
    noi siamo solo una 'cosa'da riempire..
    le nostre emozioni..le annulliamo..apposta..
    credo che a questo serva il cibo..

    questi giorni di ferragosto sono tremendi..
    ieri dopo aver mangiato..quello che mio padre aveva nascosto..
    abbiamo avuto una discussione..
    e mi rendo conto che io DEVO..
    che io sono IN DOVERE verso di lui..
    DEVO TENERLO IN VITA CON LE MIE EMOZIONI..
    naturalmente positive..
    e non posso sbagliare..

    mio padre non si responsabilizza sul mio dolore..
    quel suo arrabbiarsi feroce mi ha distrutto..
    e mi sono sentita sconfitta..
    sconfitta dalla vita..
    sconfitta dal..cibo..

    e basta.volevo crepare.

    e oggi il medico mi fa'tu mangi per noia'..
    come sminuire il mio malessere..

    io so che c'è altro..
    c'è che non riesco a non stare in quella che il tipo chiama'noia'..
    che non riesco a fare altro..

    so che a 43 kg lavoravo studiavo uscivo leggevo..
    e ora..sono un morto che cammina..
    mi trascino.

    e sono stufa stufa di dover lottare contro l'automatismo della vita che ti impone di alzarti sempre sempre..così..per inerzia.

    perciò certo che ti capisco..
    e tu capisci me..

    io aspetto che tu ti rialzi..ma davvero..
    no..per inerzia come dicevo..
    ma che faccia una vera rivoluzione..
    scegliere..
    una scelta..

    perchè se ci pensi..il cibo..non è..una scelta..

    ti stringo forte forte forte

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  10. "Mia madre sa, ma finge di non sapere." ... E questo é il brutto della cosa. Perché sai, é come se la vera padrona di te stessa non fossi tu, ma il cibo. E quando ho letto gli alimenti che hai mangiato, ho visto che ci sono fin troppe cose dolci a casa tua, cose che non adrebbero bene in questo momento per te ! Perché immagina di aprire il frigo e trovarci solo frutta, qualche yoghurt e altre cosine "sane" ... Potresti abbuffarti si, ma sarebbe un'abbuffata migliore delle solite. Per me é andata un po' in questo modo, però c'era anche l'influenza di mia madre, dato che é sempre stata un pochino in sovrappeso e alla fine ha deciso di dimezzare un po' le schifezze solite che compravamo. Credo che forse dovresti fare una cosa simile: se non riesci ad allontanarti dal cibo, allontana LUI da TE in qualche modo. Per fare questo però deve esserci un sostegno anche da parte di tua madre, non può chiudere semplicemente gli occhi e fregarsene di te !

    In pratica penso che in questo momento, per il tuo bene, se ci fosse un regime da dieta in casa tua, le cose potrebbero andar meglio.
    Ammiro la tua forza comunque, perché nonostante queste giornate orribili, riesci sempre a dire a te stessa che puoi farcela e che VUOI farcela; non é cosa da poco, tesoro !!
    Non mollare carissima,
    un bacio,
    Bryin.

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  11. "basta, TI prego"... quante volte l'ho detto, pensato, urlato, voluto anche io... ma è solo quando si capisce che non dipende da nessun altro al di fuori di noi stesse, che si riesce a rivedere la luce...

    si pregano gli dei, si pregano gli angeli, si pregano i santi... ma dobbiamo pregare noi stesse... pregare noi stesse di tirare fuori le palle e non arrendersi davanti ai piu minuscoli ostacoli... pregare noi stesse di tirare fuori la forza che abbiamo ma che teniamo nascosta...

    ti stringo fortissimo, amore <3

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  12. Tralascio i convenevoli perché forse dire "ti capisco" non TI servirà a molto.
    Mi sento pratica oggi e la mia freddezza giustificala con il fatto che non ti servirà a stare meglio sapere che siamo come te, ma quello che ti serve sapere è come uscirne.

    Se mangi è perché non sei felice.
    Come lo sono io, come lo sono molte.

    Ultimamente mi sento abbastanza sola, le amiche, le uscite, anche il mio ferragosto è sembrato patetico. Diventa normale buttarsi sul cibo, rifugiarsi nell'unica cosa che dà piacere, che ti fa sentire "piena" di quello che ti manca di più: essere felice.

    Il consiglio banale è, che, se ne può uscire solo se si cambia qualcosa ogni giorno,e farla diventare una abitudine.
    - Se si decide di andare a mare/piscina la mattina, magari in un posto dove non si conosce nessuno per evitare la vergogna dei kili di troppo.
    - Se si decide dopo pranzo di uscire per andare nel bar più lontano e prendere un caffè.
    - Uscire in bici... in genere è normale vedere gente che va chissà dove anche da sola in bici... e se nelle tue vicinanze ci sono dei parchi e piste ciclabili tanto meglio!
    - Vedere e sentire amiche storiche e riallacciare rapporti.
    - finanche ipasticciare con il Fimo o con il Cernit... XD e magari pensare di vendere quello che si fa quando si diventa bravini...

    potrei continuare l'elenco ma mi fermo...
    perché sono cose che sto facendo io proprio per non rimanere a casa e abbuffarmi, addirittura studiare intensamente sta aiutando.

    FARE TUTTO pur di non pensare a quanto miserabile sia vivere ogni giorno. E non abbiamo scelta piccola mia, se non lasciarci morire lentamente di diabete... o chissà cos'altro che renderebbe comunque ancora più misero ogni cazzo di giorno.

    Credo che soltanto impegnando la mente con ALTRO... si possa "continuare a resistere", "continuare ad andare avanti", ecc... il resto non serve proprio a niente (compreso pregare santi, angeli e dei vari).

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  13. Se ti può consolare, le mie abbuffate ti farebbero impallidire: in 12 ore io sforo tranquillamente le 40.000 kcal e mi massacro di vomito senza riserve.. e dato che non ingrasso rischio di conservare parte di quel menefreghismo da "quello che voglio quando voglio, tanto.." perciò, su con il morale. Potrebbe sempre andare peggio! ;)

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:)