domenica 19 aprile 2015

mai più.

Non voglio mai più vivere l'inferno di ieri...
Mio padre non è più mio padre, è solo un uomo, orribile, di cui ho perso ogni stima.
Non mi si toglierà mai più dalla testa, la notte insonne, chiudermi in camera, coprirmi le orecchie per non sentire gli insulti senza riuscirci, sentirmi dire "lurida troia, puttana, sei solo una puttana schifosa", (basta cazzo non voglio pensarci più né leggere queste parole), sentirgli voler rompere la porta, lanciarmi contro le mie cose, sentirmi il viso zuppo di lacrime senza riuscire a controllarle, tremare, il fiato corto, riempire la borsa di quelle cose che mi serviranno per scappare e stare via un giorno o due, e poi piegarmi sul pavimento per cercare una lente a contatto caduta e pregare dio di trovarla.
E tutto questo perché? Perché si è svegliato con la luna storta. Ed è la millesima volta, ma mai era arrivato a pronunciare parole del genere.
Lui non lo ammetterà mai, ma è solo un cazzo di alcolista, perché per forza lo sei se devi bere 3 litri di vino ogni giorno, e qui quello che dovrebbe prendere psicofarmaci è lui, non io.


Per fortuna c'era Ale.
L'ho chiamato che da tanto piangevo non riuscivo a parlare, e lui mi ha detto:
"dove sei? Se vuoi vengo a prenderti io con un mio amico e lo meniamo tuo padre, lo ammazziamo quello stronzo".
"no ..ti prego esci da scuola un attimo.."
Facevo schifo. Ero struccata. Ma lui mi ha riempita d'amore. Il viso rosso, mizzo, appena l'ho visto mi sono buttata addosso a lui e gli ho inzuppato la maglia, e lui, mi abbracciava dicendo quel poco che bastava sapendo che mi bastava essere lì con lui.
"Hai preso la medicina?".
Gli ho detto "se non c'eri tu io ti giuro che ne prendevo giù dieci, sono stanca..."
"Quello stronzo...è matto" e mi ha stretta ancora più forte.

Poi sono stata tutto il giorno da lui.
Mio padre mi ha scritto "torna a casa che ti vogliamo bene", ma vaffanculo, per me non esisteva.
Ale e' stato un angelo, mi ha lasciata dormire nel suo letto tutto il giorno, mi ha preparato l'insalata, una tisana, la cena (che non ho mangiato) e poi si è messo nel letto con me, lo abbiamo fatto, ha fatto di tutto per strapparmi un sorriso e farmi stare bene, e ci è riuscito. Poi ha chiamato mia madre e le ha detto "Laura è qui da me".
E poi -nonostante facessi schifo e avessi solo un filo di matita- mi ha detto accarezzandomi il viso.
"dio sei troppo bella"
Ho pensato solo che senza di lui non potrei vivere, perché mi ama davvero, fa di tutto per farmi felice, e tutto il resto mi è sparito dalla mente.






Oggi mio padre cercava di dialogare con me in tutti i modi, ma io tenevo la testa bassa, non gli sorridevo, perché l'ho detto, quando dici queste cose a tua figlia, per lei non vali più niente.
Poi Ale ha chiamato a casa, e sono stata felice, mio padre non ha osato dire nulla (lui che non vuole mai che io esca con ragazzi) sapendo di essere nel torto, e che, se mai rifacesse una cosa simile io avrei una persona da cui rifugiarmi. Ha capito che può perdere la sua unica figlia, forse.

Nessun commento:

Posta un commento

:)