perchè esistono giornate simili...?

Oggi (ieri sera, scusate non so perchè mi pubblica i post il giorno dopo) è stata una giornata non orribile, di più.
E come al solito la mia motivazione va a farsi fottere, io giuro, quando mi ritrovo ad affrontare giornate così mi sfinisco, la fame mi scompare (oggi avrò sfiorato se va bene le 600kcal) e i miei unici "amici fidati" restano gli ansiolitici. Questi dannati attacchi di panico mi tolgono la voglia di vivere, uscire, fare qualunque cosa.
Ma IL PEGGIO, è quando in questa cazzo di casa NESSUNO fa niente per farmi stare meglio.
Porca troia, che cazzo di famiglia ho?! Una famiglia che si mette ad accusarmi e darmi colpe persino quando sto di merda!

 

Ma tutte le giornate che finiscono con un attacco di panico la sera per me restano e rimangono infernali. Non ci piove. Soprattutto quando sei in giro con una tua amica e all'improvviso ti senti venire il fiatone, e tremare, e sudare freddo e mancarti l'aria.
A dire il vero mi scocciava essergli di peso così gli ho detto che mi arrangiavo -sì, con il filo di respiro che mi permetteva di parlare-  ma loro mi hanno detto "figurati, macchè restiamo qui finchè non arriva tua madre!". (C'era anche il suo ragazzo, che ne ha sofferto come me quindi mi ha dato dei consigli).
E dire che ho amato la mia (ormai migliore) amica è poco. La adoro, sul serio, lei c'è sempre.

Però tornata a casa rieccomi all'inferno:
mio fratello si è messo a dirmi su (oh beh, non mi aspetto più di tanto da un fratello che quando ero in iperventilazione un mese fa è rimasto li a giocare al pc mentre lo pregavo di aiutarmi, ma vaffanculo!), mia madre che mi metteva ansia per ogni dannatissima cosa, e poi ho avuto un litigio assurdo con mio padre che mi ha vomitato addosso le solite cose "non sai fare niente da sola/sei un'incapace, arrangiati ecc."  e ovviamente la "crisi isterica" è stata immancabile: stavolta ho versato nell'immondizia mezza bottiglia di olio non so perchè, ho graffiato il muro con le forbici e ho buttato dalla finestra delle cose. Sì.
Questa sono io quando ho le mie sfuriate (quando me le fanno venire).

Poi però come sempre tutti cercano di sdrammatizzare per non avere sensi di colpa, mio padre ha tentato di abbracciarmi ma l'ho allontanato con tutta la forza che avevo.
Non ce la faccio, è troppo facile prima insultarmi e poi venirmi ad abbracciare.

Poi, immancabilmente hanno iniziato a scendere le lacrime.
Io giuro ero disperata, ho mandato affanculo l'orgoglio (non sono proprio nelle condizioni di essere orgogliosa): ho scritto a C. (sì lo so non dovevo e MI ODIO per averlo fatto...ma avevo bisogno di sentirlo), con il pretesto di chiedergli quante gocce di ansiolitico dovevo prendere, e lui mi ha risposto come sempre carino "L. puoi prenderne tranquillamente 15 se ne hai bisogno, bacio".
Ecco, è bastato un suo messaggio a rassicurarmi. Poi gli ho risposto che stavo male, e se poteva venire su facebook un attimo che dovevo parlargli ma ha spento il cellulare per l'ora ._. ci sarà stata lì sua moglie, posso capire.
Mi risponderà domani, forse.
Ma io volevo solo dirgli "non sono innamorata di te per cui puoi stare tranquillo, possiamo andare a letto insieme tranquillamente ed essere come padre e figlia, niente di più, l'importante è che non sparisci e non mi abbandoni ora". (sì detto così sembra più un incesto, ma a me questo rapporto va benissimo).
Ma in realtà vedrò domani...
Sento che se non ho lui vicino in questo momento mi sentirò sola al mondo, ho bisogno di vederlo e sentirlo, lui mi fa quasi da secondo padre, perchè il mio è assente, dannatamente assente.

Però in realtà adesso mi sento come se avessi fatto un'enorme cazzata. Dovevo scrivergli o meno?
Sinceramente, io mi sento più leggera... tanto in fondo l'orgoglio non porta da nessuna parte.
Il problema è che mi sento un peso per lui dopo ciò che mi ha detto l'altro giorno.



L'unica cosa "bella"  è che stamattina sono andata a informarmi alla croce rossa, e visto che non fanno corsi per il momento mi toccherà aspettare settembre/ottobre. Ma non fa niente: ASPETTERO'.

Per il resto, scusatemi, sono proprio a pezzi oggi.
Fisicamente e psicologicamente.