lunedì 21 maggio 2012

E' una guerra sanguinosa e senza fine.

Mi scuso per non esserci stata nè avervi commentato i blog ieri e oggi...non sono stati bei giorni, per niente...mi sento più superstite che vincitrice.
Se devo essere sincera con voi stasera mi sento relativamente serena.
Mi chiarisco: una parte di me è ancora sconvolta dalla giornata di oggi, e si sta assillando per ogni caloria ingerita a cena (anche se oggi non ho superato le 1300), e l'altra cerca di sentirsi "stabile" e serena, fingendo che vada tutto bene.
Ma onestamente non lo so, come mi sento.
Non è più solo questione di cibo. E mi spaventa che ora la cosa sia concreta.
Oggi non ho avuto abbuffate, ma nel tardo pomeriggio quand'ero a casa da sola ho passato 2 ore di inferno. Era come se una voce mi incitasse ad abbuffarmi, dandomi via libera e l'altra mi ripetesse quanto io fossi *obesa/grassa/disgustosa* e che non dovevo azzardarmi a toccare cibo.
Mi sentivo in mezzo a due bestie che si scannavano da sole dentro di me.
Un inferno, ve lo giuro. Un inferno.
Ho cercato di zittirle facendo ginnastica, un po' di step, una doccia calda ma non ce l'ho fatta...
In quel momento sentivo la bestia dentro di me, e avrei voluto tirarla fuori e annientarla. Perchè sentivo che bruciava sulla mia pelle, mi graffiava dentro, mi annullava ogni forza e sapevo già dove voleva trascinarmi, verso quel cazzo di frigorifero.
Allora per ribellarmi ho iniziato a prendere a pugni le porte, i muri l'armadio, piangere a singhiozzi, gridando, mandando affanculo ogni singola cosa, e tutto questo per almeno un'ora... ma non mi passava, non mi sentivo meglio.
Allora ho preso le forbici appuntite da cucito e mi sono fatta 5 tagli sul braccio sinisto. Dove non avrei più dovuto farne, mai più... Ecco fin dove ti porta il dolore quando non ne puoi più.
E a quel punto mi sono sentita libera, le lacrime hanno smesso di scendere.
Non so spiegarvi. Non ce la farei mai.
Appena è tornata mia madre volevo sforzarmi di fingere che andasse tutto bene come sempre, ma non ce l'ho fatta...scoppiavo. Mi sono messa a dirle TUTTO lo schifo con cui convivo senza più nasconderle niente, e ogni parola che sentivo pronunciare da me stessa era peggio di una lama. Quasi piangevo ancora, quasi. Vomito, tagli, ossessioni, manie, odio, schifo, voglia di morire... Non ragionavo più, stavo solo dando sfogo libero a tutte le mie emozioni.
Era una conferma. Di quanto sto male, e di quanto sto continuando a fingere che non sia così.

So che magari mi riterrete una vigliacca, e forse lo sono, ma non trovo la forza di chiamare la psicologa...non so cosa dirle, perchè lei vuole sentire da me cosa ho. E sapete di cosa ho paura?
Di prendere in mano il telefono e inventarle un mucchio di cazzate, per il terrore di pronunciare le parole bulimica e autolesionista, per parlare di me, perchè mi basta pensare a quello che ho passato un anno fa per sentirmi crollare tutto il finto muro di certezze, e ritrovarmi come oggi...
E ho paura di tutto questo.
Vorrei non ricordare MAI PIU' quell'inferno.
Sono davvero cretina ad aver paura di affrontare chi può aiutarmi... ma mi sento estremamente FRAGILE. Come un bicchiere di cristallo che con un colpo secco sul tavolo può andare in frantumi.
E' per questo che continuavo a fingere.
Perchè non appena cerco di essere me stessa mi sento morire, e il dolore che ho dentro esce a fiumi e non riesco a fermarlo, non riesco più a controllarmi. Come oggi.

A me domani basta essere serena...niente di più. Non ce la faccio. Vorrei che qualcuno parlasse al posto mio cazzo... e se necessario cercherò un'altro specialista e farò spiegare a mia madre, perchè
per me è già solo difficile ammettere a me stessa di soffrire di qualcosa.
E continuerei a fingere all'infinito. Ma oggi l'impulso è stato più forte di me.

7 commenti:

  1. Mi dispiace per come sei stata..
    dev essere stato davvero orribile.
    Se non te la senti di chiamare la psicologa (cosa normale ..tranquilla!) tua madre..che a quanto ho capito hai detto tutto,può farlo lei .
    La psicologa saprà già il motivo tranquilla.
    Se non tua madre qualcun altro che ti sta vicino..è l'unico modo. Io a suo tempo lho fatto con mia madre..perchè anche io mi sentivo come te.
    ti sono vicina tesoro..oggi cerca di stare meglio per favore!

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  2. La prima cosa che devi fare è solo ammettere di avere un problema e poi cercare di risolverlo, e lo so che è difficile. E' fottutamente difficile.
    La mia psicologa pensa che io voglia seguire la strada del ricovero, lei pensa questo. Ed io penso a digiunare, a come non superare le cento calorie giornaliere e a farmi tutti i miei pensieri malati.
    Perchè è tutto così difficile? non lo so, ma in qualche modo tutto questo ce lo siamo 'cercate' noi o si annidava da qualche parte dentro di noi, e sta prendendo il sopravvento.
    Ti seguo da poco ma non ti ho mai scritto per non essere inopportuna ma ora che sapevo cosa dirti ho voluto farlo.
    Io spero che un giorno tu troverai la strada per stare bene, con te, col cibo, con tutto. Che sia digiunare, che sia vomitare, che sia mangiar poco o mangiar normale. L'importante è stare bene PSICOLOGICAMENTE.
    Perchè infondo sono i pensieri e le parole che fanno male più delle lamette sulle gambe.

    Ti abbraccio.

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  3. "Era come se una voce mi incitasse ad abbuffarmi, dandomi via libera e l'altra mi ripetesse quanto io fossi *obesa/grassa/disgustosa* e che non dovevo azzardarmi a toccare cibo.
    Mi sentivo in mezzo a due bestie che si scannavano da sole dentro di me."
    Piccola prima di tutto cerca di calmarti...
    Non devi dare retta a quella bestia. Non devi ascoltare nemmeno una delle sue menzogne. Perchè ecco cosa sono.
    E fidati che tutti i giorni anche io vivo questa situazione. La tremenda voglia di mangiare fino a morire, per poi morire due volte andando a liberarmi al cesso.

    Ma sei stata forte e io SONO FIERA DI TE.
    Sei stata forte, non negarlo.
    E poco alla volta, non sarà facile non mento, tu puoi farcela.
    Giorno dopo giorno puoi cercare di zittire quella cazzo di voce che ti ha ridotta così..
    L'autolesionismo è sono una conseguenza... E non ti dirò "No, perchè l'hai fatto, è sbagliato ecc" perchè ognuno a modo suo combatte il dolore e la bestia..
    Ognuno a modo suo.
    E io non starò qui a rimproverarti di quanto sia orribile farsi del male così, perchè sarei un'ipocrita...
    Io voglio solo che tu prenda coscienza del tuo problema, di questa malattia, e che in qualche modo tu possa sfogarti, e non solo su un blog, non solo qui, anche se so che è più facile perchè qui sei sicura che tutte noi ti capiamo e comprendiamo come ti senti...

    Voglio che tu sia forte ogni giorno almeno la metà di quello che sei stata oggi... perchè sei una ragazza stupenda e bellissima e io credo che libera da tutto questo, saresti una ragazza più felice, solare, allegra, simpatica, sensibile...

    Ti abbraccio forte piccola,

    Ari ♥

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  4. Cucciola, per me è bellissimo che ci sentiamo anche attraverso i messaggi per starci più vicine.. Ma leggere i tuoi post è comunque doloroso, sebbene sapessi già che giornata avevi passato ieri.
    Purtroppo ti capisco, visto che anche dentro di me c'è la voce "cattiva" che mi dice costantemente di abbuffarmi e la voce "buona" (che in realtà è una bastarda anche questa) che mi dice di non toccare cibo. E in base a come ci sentiamo in quel momento, decidiamo di seguire il consiglio di una o dell'altra. Ma basta un NIENTE per farci passare dalla tranquillità allo schifo più totale. Tu però ieri sei stata bravissima, hai comunque resistito e sei stata sulle 1300 calorie, che sono anche poche! Quindi, sebbene magari haif atto fatica a non avventarti sul cibo, hai comunque vinto!
    Mi dispiace che però, per non rifugiarti nel cibo, ti sei ritrovata a infliggerti 5 cazzo di tagli.. Non ci voleva, non è giusto.
    Ma sono veramente FIERA DI TE che finalmente hai detto tutto a tua mamma! Ne abbiamo già parlato ieri, e sappiamo entrambe che per i genitori è un po' un trauma vedersi buttare in faccia una realtà così cruda e dolorosa.. Ma davvero non potevi più aspettare. Molto meglio che lo sappia ora, piuttosto che fra altri anni di sofferenza.
    Riguardo alla psicologa non posso giudicare il fatto che non riesci a chiamarla, perchè era così anche per me. Non l'avrei nemmeno cercata, se solo mia mamma non fosse così preoccupata. Chiedi a tua mamma di richiamare, la mia l'ha fatto, perchè l'alternativa era restare a morire in casa senza fare niente.
    Un bacione cucciola.
    TI VOGLIO BENE <3

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  5. Ti capisco tesoro...ti sono vicina in ogni tua paura,in ogni tuo dolore...pur conoscendo la nostra sofferenza, continuiamo a fingere per non dover mai scoprire quanto sia davvero reale...se fingiamo, ci possiamo ingannare che sia tutta un'illusione, a volte ci siamo perfino ingannate di star bene...ma la sofferenza è lì, e ha una sua vita, ed è concreta...questo ci spaventa immensamente...trova il coraggio tesoro...la psicologa capirà...non aver paura :*

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  6. tesoro mio... dio qaunto ti capisco. non hai proprio idea di quanto mi rispecchio in te. in ogni tuo post. le tue lotte, le tue paure, i tuoi cedimenti, mi ci rivedo in ogni virgola. Le parole "bulimica" e "autolesionista" non sei ancora pronta per pronunciarle, ma è proprio con l'aiuto di una psicologa che presto potresti farlo, serenamente. L'unica cosa che deve sapere è che hai problemi con il cibo. Non ci sono nomi da affibiare al dolore. Esso è tale per il solo fatto che c'è. Ti abbraccio forte tesoro :*

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  7. Sei riuscita a dirlo a qualcuno di più vicino.. come tua madre..
    per questo no hai fatto solo un passo ma hai aprto una porta...
    ti sei presentata guardando in faccia la bulimia..
    chiedendo la pace e l armistizio tra i due fronti...
    non tenerti tutto dentro e naenche sfogarti tagliandoti..
    non passare da un 'estremo all'altro..
    tra la confusione trova la parola fine alla guerra

    ti stringo fortissimo <3

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:)