Datemi un coltello, vi prego...

Basta, così non posso andare avanti...se potessi farmi una dose e morire, sarei felice.
Io mi ero ripromessa di non ricaderci...di non tagliarmi più...ma giuro, sono al limite. Sono qui con le forbici in mano, a tu per tu con il mio sangue.
Voglio e non voglio farlo.
Ma se la vita mi metterà un'altra volta davanti a un'altra giornata come quelle passate io crollerò...

La mia vita è una merda.
Sono anni che mi suicido con i digiuni, i tagli, le abbuffate, il vomito... e tutti che pretendono soltanto da me, nessuno mi chiede come sto, nessuno se ne frega di cosa sto passando, nessuno che cerca di capire se c'è qualcosa che non va... neanche nella mai fottuta famiglia.
Non ho mai scelto una vita simile. Mi è capitata..

Non ce la faccio più... sto passando giornate d'inferno.
Non faccio che tossire, finire per abbuffarmi per lo stress, cercare di vomitare con la gola in fiamme senza riuscirci, bere acqua e bicarbonato per cercare di vomitare e ancora non riuscirci...e ancora lacrime, e ancora vomito di acqua, e massacrarmi sullo step per niente solo per smaltire un decimo delle calorie ingerite... e poi odiarmi, e tossire ancora per tutta la notte peggiorando sempre di più. Vita sociale morta, solo dolore. Il mio cuore si è spento.

Ma si può vivere così...? Porca puttana...si può vivere in questo modo...?
No. Io non ce la faccio più davvero...questo è troppo.
VOGLIO TAGLIARMI QUESTA DANNATA PELLE.
VOGLIO MORIRE.
Non tollero più tutto questo dolore...basta...sto impazzendo.

E i miei sono ciechi, ridono, scherzano, non vedono cosa sto passando sotto ai loro occhi. Non vedono che dopo mangiato corro in bagno a ficcarmi due dita in gola già infiammata per la tosse che ho, non si accorgono delle ore che passo a piangere chiusa nella mia stanza.
Credono ingenuamente che io sia felice così.
Li odio. Tutti e due, li odio. Soprattutto mio padre.
Lui che in una settimana che sto di merda non mi ha mai chiesto come sto, cosa ho...
Per loro sono solo una figlia...non mi hanno mai dato amore, non si sono mai accorti di quanto soffrivo, se anche mi uccidessi cosa cazzo gliene fregherebbe?
Non si sono mai accorti di me. Solo delle lagne di mio fratello. Di me mai, perchè sono quella che se ne sta zitta, che è tranquilla... e allora fanculo. L'unica cosa di cui si sono accorti è che a scuola non vado bene...ma di quanta voglia ho di ammazzarmi MAI.
Fanculo se mando tutta la mia vita a puttane. E' grazie a loro.

Cercavo solo attenzioni...cercavo solo delle fottutissime attenzioni, e nessuno me le ha date. Nessuno ha capito.
E allora mi sono drogata ancora di cibo, vomito e dolore.

Vorrei anche scrivere a C., e dirgli che io non sono la bella ragazza felice e sorridente che crede...vorrei dirgli che io sono sempre quella di prima, quella che si taglia con le forbici, quella che vuole tornare anoressica... vorrei anche dirgli che se mi vuole diversa possiamo anche chiudere il nostro cosiddetto "rapporto", che non ho bisogno di soffrire un'altra volta, e soprattutto che non ho bisogno di fingermi quella che non sono.
So che probabilmente stasera o domani come al solito mi chiamerà o mi scriverà dopo aver letto il mio stato su facebook...come se potesse cambiare qualcosa.
E non so cosa gli dirò... non lo so...forse non gli dirò niente.

Sono stanca di pensare agli altri. E mai a me... mai a cosa vorrei io...
Ma cosa vorrei io alla fine?
Io vorrei solo guarire da questa merda di influenza...vorrei riuscire a stare a dieta senza più abbuffarmi... vorrei tornare a pesare dieci chili in meno... vorrei saper dire quello che penso senza paura di creare contrasti con le persone... vorrei sentirmi libera di fare quello che mi pare... vorrei avere fiducia in me stessa... vorrei smetterla di sentirmi sempre da meno degli altri e sentirmi inadatta alle persone...vorrei pensare alle cose con ottimismo e positività...
Ecco questo vorrei.
Se questo fosse possibile credo che tutto passerebbe in secondo piano.

Ma è sempre il solito circolo vizioso.
Ed io, con i miei chili di troppo sono sempre il problema di base.