sabato 11 febbraio 2012

Questa stanza è l'inferno dove posso lasciarmi morire ogni volta che voglio.

Quando finirà questo inferno...?
Quand'è che concederò al mio cuore di riuscire ad amare e accettare amore?
Forse mai.

E' questa la mia più gran fregatura.

Non è che sto bene...è che fingo. Fingerei fino all'ultimo pur di salvare la faccia, di non lasciare intravedere a nessuno che dentro sto male, che sto soffrendo, che ho bisogno di amore ma che lo nego a me stessa per prima per orgoglio. Perchè per me lasciare spazio ai sentimenti è debolezza.
Ma la prima che si fotte sono io.
Perchè mi strafogo di cibo, sostituendolo all'amore.
Mangio, mangio e mangio fino a non provare nessuna emozione, svuotarmi completamente.
Ma se racconti una cosa del genere, chi ti può credere..?

E qui a casa è un inferno, non faccio che cercare cibo, dolci, e non c'è un cazzo perchè mia madre {sapendo di quelle che lei crede "voglie di dolci"} non compra più niente.
Vorrei gridarle "Cazzo, mamma sai cosa è non poter fare a meno di abbuffarsi a momenti? E' come per un drogato vivere senza la sua eroina. Stessa identica necessità. Ma come potresti capire...sai solo nascondere il cibo".
E allora che faccio? Bevo a non finire acqua e the, mangio pacchi di chewing gum, continuo avanti e indietro dalla stanza del frigo sperando che si materializzino scatole di biscotti e cioccolatini, o arrivo a mangiarmi cose che odio come la cioccolata fondente, gli arachidi, le fette biscottate per di non provare quel vuoto del cazzo.
Oppure semplicemente mi annullo all'astinenza. Fingo di non esserci. Sopporto.

















Ma agli occhi degli altri chi sono io?
"Quanto sei gnocca", "Che figa che sei", "Fai la modella?", "Avrai diecimila corteggiatori".
Mi sento dire queste frasi in continuazione, e ogni volta è una pugnalata dentro... perchè quella non sono veramente io.
E odio chiunque mi dica queste cose, ma allo stesso tempo amo sentirle. Stesso meccanismo delle abbuffate.
La gente non sa dire altro. Ma poi è cieca.
Per me non è così bello. Per me è "proprità" essere perfetta, per me è "priorità" non stare con nessuno, per me è "priorità" tenere nascosta la verità e mostrare solo ciò che voglio che la gente veda di me.
Non quello che ho dentro.
La gente può vedere tutto, ma non il mio cuore. Non lo permetto a nessuno.

**A giorni mi ritrovo in lacrime sul mio letto, perchè la *Bittersweet che mostro alla gente è morta, e lì siamo solo io e me stessa. Io senza maschere, io senza veli, io con le mie fottute paure, i miei fottuti sogni, e il mio fottuto grasso.
E non riesco a pensare, dormire, provare niente.
Non riesco a provare serenità, perchè il cibo non smaltito si trasforma in veleno tossico, le paure in demoni nella mia testa e i sogni come utopie, cose impossibili.
**A giorni invece tutto dev'essere perfetto.
Quando mi sveglio la mattina e decido che tutto deve andare alla perfezione faccio andare tutto alla perfezione. Tirata da cima a fondo, carboidrati zero, serenità, emozioni.
E la sera posso anche concedermi di sognare.















E poi è che la gente a volte fa davvero schifo. Ma tanto schifo.
Pretende, ma non cerca di capirti.
Oppure dice di esserci, ma poi quando hai bisogno davvero non c'è.... e così scelgo sempre la solitudine. E le lacrime, o il vuoto.

E quando ho il cibo penso che potrei stare da sola per sempre, ma se succede invece il contrario come adesso mi sembra di impazzire... mi sembra di vomitare all'improvviso tutte le emozioni più schifose che tenevo oppresse dentro, di avere disperatamente bisogno d'amore, di cercare chiunque pur di colmare questo senso di vuoto... perchè mi dico, solo quando non c'è il cibo a disposizione riesco a dirmi "Dai, rischia, prova... al massimo ti sbatteranno la porta in faccia no?".
Quante volte, sono arrivata ad andare a scrivere a Guido in momenti simili, la persona che mi ha fatto più male al mondo... quante volte sono arrivata a chiedergli di vederci...
Ma alla fine per me i ragazzi sono questo. I ragazzi sono la stessa identica cosa che io faccio se non ho la mia droga {il cibo}, cerco da loro attenzioni e basta, giusto per distrarmi. E se mi cercano il giorno dopo per me non esistono più.


L'unico di cui mi importa davvero è C. Sì, ammetto che mi importa, ammetto che sono fottutamente felice quando mi scrive o mi chiama, ammetto che aspetto di vederlo con ansia... ammetto che non mi taglio perchè lui ci tiene che non lo faccio...
Ma allo stesso tempo in questo momento vorrei poterlo sentire, vorrei potergli dire quanta voglia ho di rivederlo, vorrei dirgli sinceramente tutto quello che sento dentro...proprio ora. Ora che provo qualcosa.
Ma il mio fottuto orgoglio mi frena. So che non posso. Non devo.
Non voglio, perchè non so cosa lui si aspetta da me...non so se ne sarebbe contento o gli darei fastidio, non so assolutamente niente... e la distanza, il non potersi guardare direttamente negli occhi non aiuta per niente...
Aspetto di rivederlo da fine dicembre. Sono passati 2 mesi, e io ho atteso, e anche lui... non è passata una settimana che non ci siamo sentiti per messaggi o telefono.
E ora mancano solo 2 settimane. Solo 14 giorni...
Vorrei che quest'attesa non fosse stata così lunga, ma devo ammetterlo...è stata anche peggio. Ma credo ne varrà la pena... non desidero altro che sentirmi stringere fra le sue braccia.
Non desidero altro.

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