lunedì 30 gennaio 2012

Le persone più belle sono quelle che sanno ammettere le proprie debolezze. Io non faccio parte di queste.

Un disastro: ecco cosa sono.

Ho dei momenti in cui mi sento così forte e determinata che salirei una montagna, che passerei giorni interi senza cibo. Ed effettivamente per 3 giorni è stato così... ma era troppo bello che durasse. Decisamente troppo bello.
C'è anche l'altro lato della medaglia: quella me così fragile, così terrorizzata dalla realtà e dalla paura di rivivere l'incubo dell'anno scorso, di restare sola, di soffrire ancora, ed è lei che mi porta a crollare e rifugiarmi nel cibo. A non provare emozioni.
Come ieri. Come oggi. E ieri sera che sono scoppiata in lacrime per un'ora dopo essermi massacrata di step dalle 2 alle 3 del mattino... odio quella stanza.
Odio da morire dover dormire in quella stanza fredda straripante di ricordi e dolore.
O forse odio me stessa. Non lo so più.

Non vedo l'ora di partire di nuovo. Via da qui per 2 settimane.

Non è più come prima..non è più come quand'ero forte e sapevo farmi bastare le diete rigide e le camminate... ora sento il bisogno di appoggiarmi a qualcosa, ma mi sento sempre senza nessun appoggio intorno a me. E l'unica cosa che rimane è il cibo.
Il cibo che mi distrugge, perchè voglio poi liberarmene a tutti i costi o vomitando o facendo ore di movimento.

Vorrei disperatamente tagliarmi, provare il dolore... è una cosa che mi manca da morire. Non sopporto più questo vuoto dentro di me...
Mi manca osservare la cicatrice sanguinante, e il sangue che cola lungo la pelle... ma non lo faccio. Non lo posso fare, me ne vergogno troppo.
Provo vergogna nel rivedere tutte le cicatrici sulle cosce, anche quelle che stanno scomparendo perchè rappresentano le mie debolezze. Le mie paure. Il mio odio. La mia rabbia. Il mio disgusto.
Tutte quelle emozioni che tengo nascoste e sopprimo dentro.

E ora...?
Cosa diavolo si prova dopo una fottuta abbuffata?
Lo so bene: la voglia di nutrirmi di yogurt magri e mele per una settimana.
E' l'unico modo che ho di stare bene dentro.
Così mi sento morire...
















Ho disperatamente bisogno di una spalla su cui piangere...ma come al solito non c'è nessuno.
E come al solito, io per prima sono la fottuta stronza che piuttosto che mostrare le proprie debolezze è disposta a lasciarsi morire di disperazione.

L'unica ragione per cui non mi taglio, non vomito, non mi mando a fanculo completamente è C. Ma non ho neppure il coraggio di dirgli quanto sto da schifo...non ce l'ho, anche se lui mi ascolterebbe.
Ma non è qui ora, non può starmi vicino...se gli dicessi quanto sto male so che mi chiamerebbe subito, ma non ce la faccio, mi sentirei un peso anche per lui.
Mi odierei ancora di più.
Se non lo avessi casualmente conosciuto in questo momento non so come mi sarei ridotta, non so quante volte sarei crollata... mi sarei ridotta a un ammasso di cicatrici, a un cadavere.

Non ho neppure parole per dire quanto sto da schifo in questo momento.
Ho sempre voglia di lasciarmi cadere e mandare tutto a puttane...lasciarmi morire di fame
.

3 commenti:

  1. tesoro, forse mi manderai a quel paese, ma voglio chiedertelo lo stesso: e se provassi ad andare da qualcuno che può aiutarti? se riuscisse ad aiutarti sul serio ti libereresti da tutto questo schifo!
    ricorda però che non sei sola, ci siamo noi qui che ti vogliamo bene. Lo so, siamo dietro ad un freddo computer, ma i sentimenti ci sono ugualmente!
    ti stringo fortissimo

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  2. quanto ti capisco... anch'io sono così... soffro in silenzio e non chiedo mai aiuto a nessuno, pur di non mostrarmi debole agli occhi degli altri. Ho un fottuto orgoglio che dodio, che mi sta rovinando la vita più del cibo, addirittura.
    L'unico con cui mi sfogo è il mio dottore... tu non preferiresti tornare ad andare da un/a terapeuta? Magari uno più adatto a te, che ti capisca di più... perchè C. non ci sarà sempre, purtroppo, lui avendo una famiglia non potrà aiutarti come tu vorresti... E scusami se te lo dico, ma non voglio davvero che tu soffra per lui. Non dargli il merito del fatto che non ti tagli, ecc perchè il merito è soltanto TUO ricordatelo... sei tu che sei forte e dici NO all'autolesionismo... apprezzati per le piccole vittorie che riesci a raggiungere. Non dare mai il merito agli altri... un bacio enorme :*

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  3. ti capisco sai... io purtroppo ho ceduto... Ma se c'è una cosa che ho imparato è che non devo fare affidamento sugli altri, che devo contare sulle mie sole forze, perché anche chi credi che può darti tutto il sostegno possibile alla fine manca in qualcosa, ma non lo fa apposta semplicemente non si accorge di ciò che hai bisogno.
    Non lasciarti andare, più vai a fondo più sarà difficile e lunga la risalita...
    Ti stringo forte, un bacio.

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:)